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  • Immagine del redattoreMiriam Sommese Osteopata

‘’ARM PUMP’’ quando gli avambracci condizionano una manche


E’ definito ‘’arm pump’’, o sindrome compartimentale cronica da sforzo (CECS) colpisce più o meno tutti gli atleti degli sport motociclistici.

E’ una strana sensazione, durante la manche o soprattuto durante la gara non sentiamo più gli avambracci come parte del nostro corpo, ma come se fossero ‘’due mattoni, due tronchi’’, con il risultato di non riuscire più ad aver quel controllo perfetto, maniacale della nostra moto. Allenamento o gara, passiamo tutta la settimana a pensare solo al weekand, quando si potrà tornare finalmente in sella alla nostra piccola . E poi? quando si è dietro al cancellato e vediamo i 15 secondi, poi i 10 e i 5…3..2..1 via si abbassano i cancellati e via verso la prima curva.. ma dopo un po sentiamo che qualcosa non va, il collo pesante, i gomiti strani, le braccia pesanti, e iniziamo a perdere posizioni.. questa odiosissima sensazione è chiamata ‘’indurimento degli avambracci’’ o dall’inglese ''arm pump’’.


Ma quali possono essere le cause di questa fastidiosissima condizione?



L’anatomia del braccio e dell’avambraccio è molto complicata, ma andiamo a vedere di preciso cosa avviene :

arto destro: quello più importante che deve dar gas, qui attiviamo due gruppi muscolari importanti sia gli estensori dell’avambraccio che fanno fare questo movimento…

si evidenzia un attivazione del flessore delle dita,che ci permette di mantenere salda la mano sulla manopola che tenere alcune dita sulla leva del freno posteriore.

arto sinistro: stessa attivazione dei flessori per mantenere la stabilità a livello del manubrio e del flessore delle dita per la frizione.


I muscoli estensori dell’avambraccio hanno origine nella parte posteriore e laterale dell’avambraccio mentre i muscoli flessori, responsabili della stabilità e dell’impugnatura del manubrio ha origine della faccia anteriore dell’ulna, da una parte mediale del radio e da una membrana chiamata interossea.

La membrana interossea è come ‘’ una rete’’ che collega radio e ulna, all’interno e vicino passano vasi, nervi.. e vi si inserzionano diversi muscoli. Quindi nel momento in cui un muscolo, un articolazione o un trauma creano un problema direttamente nella zona ( pensiamo al fatto che in questa rete passano vasi e nervi quindi nel momento avviene un problema questa ‘’rete’’ cambia la sua densità questi vasi vanno a cambiare la loro ‘’densità’’ creando una ''congestione’’) andando a predisporre gli avambracci per questa sindrome. Inoltre anche problematiche a distanza possono creare problematiche tramite collegamenti anatomici problematiche a livello del gomito, della clavicola, della cervicale, della testa, della schiena possono andare a creare una zona di ‘’adattamento’’ ‘’ di facilitazione’’ ossia una debolezza a livello di quell’arto.

Un altra variabile molto importante è la posizione che cambia di continuo del pilota da seduto ad alzato, qui entra in gioco l’allenamento e l’esperienza del pilota, in quanto un ottima direzione dei gomiti e un coordinamento di gambe porta a non caricare in modo eccessivo gli arti superiori.

Quindi fin ora, abbiamo visto come problematiche dirette o a distanza possono andare a predisporci a questa problematica.



E' stato dimostrato come una condizione di stress possa condizionare il risultato della nostra gara.

Ormai conosciamo tutti il cosiddetto ‘’ormone dello stress’’, il cortisolo, esso ha un ciclo fisiologico, durante la giornata, il mattino inizia ad alzarsi per raggiungere il suo picco verso mezzogiorno per poi iniziare a decadere, forti periodi di stress, ansia, allenamenti sbagliati, alimentazione squilibrata, vanno a modificare questo ‘’ciclo’’. Con risultati disastrosi sul nostro organismo quali : aumento del battito cardiaco,aumento della glicemia , stanchezza cronica,sistema immunitario debole, insonnia, tendenza al sovrappeso, irritabilità.. e tutto cioè non ci predispone ad un corpo in ‘’salute, in forma’’, predisponendoci a dolori e infortuni. Problematiche di vista non corrette possono andare ad influire sullo stato di salute dell'organismo, andando a creare problemi a livello a livello della cervicale con dolori e tensioni che possono influire a catena sugli avambracci.


Un alimentazione scorretta aumenta i livelli infiammatori del nostro organismo predisponendoci a stati di malessere.

Un allenamento scorretto porta a creare squilibri posturali che potrebbero andare a condizionare il nostro allenamento, allenamento ‘’calibrato’’ e ‘’personalizzato’’ sul pilota, considerando il massimo equilibrio di cui ha bisogno e l’enorme variabilità del terreno delle piste.


Quindi cosa possiamo fare?


Aver un corpo sano e in salute è il risultato di tutte queste variabili, con il trattamento osteopatico è possibile andare a ripristinare il corretto funzionamento di tutte le articolazioni possibili ''causa '’ ( diretta o indiretta) di questa sintomatologia.


Un alimentazione ‘’giusta’’ seguita da un professionista, un allenamento corretto che preveda le giuste fasi di allenamento anche con esercizi di propriocezione e che conti anche dei tempi di riposo, e un giusto rilassamento mentale porterà ad aver la risoluzione o la riduzione di questa sintomatologia.


Sicuramente, un ottimo equilibrio su tutte queste variabili porta il pilota ad esser nel miglior stato possibile, accompagnato ad un ottimo assetto della moto porterà alla vittoria.

Rivolgersi ad un team di professionisti quali: osteopata, personal trainer, nutrizionista, allenatore specializzato motocross, allenatore mentale risulta l'arma vincente.

Miriam Sommese Osteopata, Personal trainer Lecco, Milano

amante di tutti gli sport #58


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