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  • COLPO DI FRUSTA !! COSA FACCIO?

    Sapevi che in caso di colpo di frusta posso esserti d'aiuto? Durante un tamponamento si crea un'improvviso movimento di flessione (in avanti del collo) e nei casi in cui non ci sia il poggia testa un conseguente estensione (movimento verso l'indietro della testa). Cosa succede? Appena avviene il tamponamento ci si può sentire un po' scossi. La prima cosa da fare è farsi fare un indagine medica per evitare che ci siano problematiche anatomiche una volta escluse può intervenire l'osteopata. Quali sono i sintomi che puoi accusare? I sintomi più comuni sono : Mal di testa, ronzii alle orecchie, vertigini, nausea, formicolio alle braccia, dolore alla cervicale durante i movimenti, dolore a respirare, reflusso, dolori alla mandibola... Alcuni sintomi sembrerebbero non esser collegati. Ma dal punto di vista anatomico sono collegati : dalla cervicale orgina da c3 un nervo chiamato frenico collegato alla zona diafrmmatica e allo stomaco ( questo ci va a spiegare nausea, reflusso, dolori alla respirazione e di conseguenza può causare anche stati di agitazione). Dalla base del cranio parte il nervo vago che collega diversi organi tra cui zona del cuore, intestino ed è responsabile di stati di agitazione, sudore e data la sua origine può spiegare anche il mal di testa. L'osteopata quindi come può esserti d'aiuto? Una volta escluse problematiche di compito medico l'osteopata può esserti d'aiuto. 👌 L'osteopata è utile sia in fase acuta che cronica, sebbene il trattamento osteopatico possa variare da caso a caso. Scopo della manipolazione osteopatica nel trattamento della distorsione del rachide cervicale, è quello di ripristinare la mobilità e la circolazione, dunque ristabilire la giusta mobilità e funzionalità nel corpo. Cercare ogni struttura '' bloccata '' e andare a trattarla tramite manipolazione per ristabilire la corretta armonia della persona. Ricordiamoci, inoltre che il colpo di frusta non si ha solamente nei casi di tamponamento in macchina, ma si può avere anche in casi di incidenti sportivi , cadute etc.. Per informazioni :3313183933 Www.osteopatamiriamsommese.com Sedi Lecco, Milano, Carugo #osteopatia #milano #fit #fitgirl #fitnessgirl #trainingday #carica #osteotrainer #lecco #osteomilano

  • come affrontare il rientro alla routine?

    Siamo a settembre, ormai l'estate è quasi finita. Le temperature si abbassano . Si è avvolti da una sensazione di malessere e spossatezza che provi una volta rientrato in città. Questa sensazione riguarda la metà delle persone che rientrano dalle vacanze. Secondo uno studio più di 2mila italiani, uomini e donne né soffrono. Questi viaggiatori hanno rivelato che durante gli ultimi giorni di ferie e quando rientrano in città si sentono meno in forma. Tornare alla vita quotidiana può comportare grandi momenti di sconforto. I sintomi più comuni sono : stanchezza, sensazione di gonfiore, mal di testa.. Vediamo quali sono i consigli per affrontare al meglio il rientro : - tornare qualche giorno prima per ritornare alla vita quotidiana; - No alla sedentarietà:effettuare attività fisica palestra, cammiante; - Mangiare sano senza eliminare nessun macronutriente ed evitare i ''junk food''; - Concedersi attimi di rilassamento ; - Ritornare alla vita quotidiana piano piano ; L'osteopatia può essere un valido aiuto per prepararsi al rientro alla routine. Andrò a lavorare su tutte quelle strutture che si '' adattano '' a queste sensazioni di malessere. La colonna cervicale con i suoi muscoli, il cranio per le svariate tensioni che si possono andare a correlare e provocare cefalee, colonna dorsale e diaframma in quanto sono collegati con cervicale e zona gastrica tramite il nervo frenico.. Il trattamento avrà l'obbiettivo di andare a normalizzare tutte le strutture corporee che non sono in armonia e provocare la sua ''armonia'' . Vuoi prenotare un trattamento ? Contattami via chat o al 331 3183933 Sedi Milano, Lecco, Carugo -

  • Qualche consiglio per affrontare i viaggi ..

    E' finalmente arrivato il tempo delle vacanze tanto attese !! Dopo un'anno di stress e lavoro finalmente sono arrivate. Scelta la destinazione arriva il momento del viaggio , ci aspettano lunghe ore di code in macchina o lunghi viaggi in aereo. Qui arriva la preoccupazione di chi soffre di continui dolori . Ma andiamo a vedere qualche consiglio insieme per i dolori più comuni: Il dolore al collo e alla schienea , per chi ne soffre è molto invalidante. Spesso compare post incidenti stradali, cadute in moto, cadute sportive o per chi lavora tanto al computer. Ma quale può essere la sua causa ? Spesso è causata da un blocco articolare o da un eccesiva contrazione dei muscoli posteriori della nuca ( suboccipitali) . I problemi a questa segmento corporeo possono essere causati da traumi o posture errate prolungate, collegati alla vista ... Queste persone possono avere problemi dolorosi durante la guida data la continua prolungata posizione eretta. Cosa possiamo fare? -Se viaggi in aereo puoi mettere dietro alla cervicale i cuscini a ''u'' gonfiabili ( essi mantengono la curva fisiologica della cervicale ) scaricando i muscoli suboccipitali evitando posture errate. Se soffri di dolore alla bassa schiena inserisci un cuscino o una felpa tra il sedile e la tua schiena ( questo farà si che la curva fisiologica della lombare si realizzi e i muscoli vadano a rilassarsi. Porta sempre con te una sciarpa per coprire il collo e non prendere correnti d'aria. - Se viaggi in auto e soffri di dolori alla bassa schiena vale sempre la regola di inserire un cuscino dietro la lombare. Regola il poggia testa prima in modo che non vada a darti fastidio. ( In genere vale la regola che non sia troppo dritto ). Ogni 2-3 ore fermati e muoviti fai qualche passo e esegui qualche movimento in modo da fare rilassare i muscoli. e per il resto buone vacanze!!! Se hai bisogno per consigli o prenotare il tuo trattamento scrivimi !! La tua osteopata e personal trainer Miriam Lecco , Milano e Carugo

  • MAL DI TESTA

    Mal di testa e osteopatia Oggi andrò a parlarvi di uno dei mal di testa dove ho trovato più riscontri in studio. Il mal di testa o anche conosciuto come cefalea colpisce la routine di tante persone ; 9 persone su 10 ne hanno sofferto nella loro vita. Con la maggioranza per le donne rispetto al uomo. Esistono diversi tipi di mal di testa : CEFALEA MUSCOLO TENSIVA: si presenta come un dolore forte ,'' costrittivo'',potresti registrarlo come se avessi un ''caschetto '' sulla testa. Può essere spesso bilatereale, spesso con l'attività fisica migliora, e non presenta nè nausea nè vomito. Spesso è associato a contratture dei muscoli del collo e della testa. L'attacco di ''dolore '' può durare da qualche ora fino a qualche giorno. Secondo gli studi si crea nel cervello una sorta di meccanismo di sensibilizzazione che crea nel cervello un meccanismo di cronicizzazione anche in assenza di contratture muscolari . Creando a sua volta un circolo vizioso. Spesso queste '' contratture muscolari'' possono essere causate da traumi ( colpi di frusta,cadute accidentali), traumi sportivi, sovraffaticamento dei muscoli per un attività sportiva intesa, vizzi posturali lavorativi come lavorare troppo al computer con una postura errata etc. Durante la mia routine lavorativa mi capita di vedere diversi tipi di cefalea. L'importante è che quando inizia ad essere cronica si vada sempre a consultare un medico specialista ( neurologo , medico di famigia etc..) . Nella mia pratica quotidiana ho visto principalmente due categorie di persone su cui si riesce a riscontrare molto successo. La prima persona è il classico / a lavoratore , lavora in media 8 ore ( se non di più in caso anche di menager al computer ) prendendo una postura errata come in foto. Il collo va molto verso l'avanti , gli occhi spesso vengono sovraffaticati e la lombare annullata. Ogni colonna dovrebbe avere almeno 3 curve perchè questo ne comporta la sua elasticità e armonia ( sia di essa che dei muscoli che la compongono) . Questo comporta un sovraffaticamento della colonna e dei muscoli con maggiore concentrazione sulla cervicale e sovraffaticamento dei muscoli del collo con conseguente dolore alla zona cervicale e possibile cefaela. La seconda categoria di persone sono gli sportivi dall' amatoriale al professionista. Spesso nel mio lavoro da personal trainer mi ritrovo ad osservare i ragazzi e ragazze alle prime armi che svoglono un esercizio non curando la postura con conseguente dolore anche a collo e testa. Lo sporivo professionista al contrario spesso è sottoposto a tante ore di allenamento che vanno a sovraffaticare il suo corpo con conseguente dolore o dopo qualche caduta. Spesso vedo in studio per dolori al collo dati da cadute o per colpi o per allenamento effettuato male : pallavoliste, piloti di motocross, rugbisty etc.. insomma ogni sport e ogni lavoro ha un punto debole. Quindi ti starai chiedendo cosa può far l'osteopata per questi casi? andare a studiare quale sia il meccanismo che ha portato al dolore e dopo inquadramento medico cercare se ti tratta di un vizio posturale di trattarlo. Tramite il trattamento manipolativo osteopatico andrò alla ricerca della causa ( tramite collegamenti anatomici ) purchè la causa risieda altrove. E a trattarla per ottenere il miglioramento della tua situazione. Scrivimi o chiamami per infomrazioni prenota il tuo trattamento osteopatico o la tua seduta di personal trainer al 331 3183933 Milano o Lecco -Miriam, La tua osteopata e personal trainer

  • PASSI LE NOTTI SVEGLIO?

    Quante notti passi insonni? quante notti non riesci a dormire? Spesso dopo giornate lavorative frustranti e stressanti arrivi alla sera stanco. La tua routine quotidiana provoca due reazioni diverse nelle persone . Alcuni tra di voi arrivano alla sera stanchi per crollare sul divano e dormire ininterrotta tutta la sera. Altri.. tra cui sicuramente anche tu che stai leggendo e cercando un modo per dormire in maniera continuativa ; no riesci a dormire in maniera continuativa o al mattino ti svegli più stanco di prima. Ma che cos'è davvero il sonno? -Il sonno può essere descritto come una d condizione naturale, di riposo durante il quale presumibilmente l’organismo recupera le energie per il corpo e la mente. Il sonno secondo l'attuale classificazione viene suddiviso in quattro fasi: - Fase di transizione tra sonno e veglia : dove perdi parte di tono muscolare e la maggior parte della percezione di ciò che ti circonda. -Fase di sonno leggero : dove perdi grand parte del tono muscolare e tutta la percezione di ciò che ti circonda. -Fase del sonno profondo : questa fase determina la qualità del tuo sonno. -Fase REM:una fase molto importante dove il tuo cervello utilizza glucosio e ossigeno come se fosse ''sveglio'' ma in realtà è immobile. In questa fase si presenta una fase di aumento della frequenza cardiaca e delle variazioni della pressione . Spesso contratture, segmenti corporei in disfunzione provocano una riduzione del range di movimento con un conseguente sintomatologia dolorosa che può andare ad influire sulla qualità del tuo sonno. MA QUINDI COSA PUOI FARE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ' DEL TUO SONNO? Da una recente ricerca italiana pubblicata sulla rivista statunitense JAOA (Journal of the American Osteopathic Association) dall’osteopata Mauro Fornari e dai neurofisiologi Andrea Sgoifo e Luca Carnevali che l’osteopatia può giocare un ruolo molto importante nel prevenire e attenuare gli effetti psicosomatici correlati allo stress. La ricerca è stata condotta su un gruppo di 20 studenti Essi sono stati sottoposti ad un elettrocardiogramma per il rilevamento della variabilità della frequenza cardiaca prima in condizioni di riposo e poi mentre venivano sollecitati per cinque minuti a risolvere calcoli matematici (evento stressante). Immediatamente dopo l’evento stressante, 10 studenti hanno ricevuto un trattamento osteopatico per venti minuti, mentre altri 10 hanno subìto un trattamento osteopatico fittizio (effetto placebo) della stessa durata e nelle stesse regioni corporee. Per tutta la durata della seduta sono stati anche prelevati campioni di saliva per la misurazione dei livelli di cortisolo Mentre nel secondo gruppo (senza intervento osteopatico) il battito del cuore e il livello di cortisolo sono aumentati rispetto all’inizio della seduta, nel primo gruppo (con intervento osteopatico) gli stessi parametri biologici sono rimasti sostanzialmente inalterati. Non solo: il livello di cortisolo dei soggetti che hanno ricevuto un finto trattamento osteopatico ha subìto variazioni anche il giorno successivo alla seduta. Al contrario, gli studenti trattati osteopaticamente presentavano valori di concentrazione di questo ormone in linea con i giorni precedenti l’evento stressante. Ciò significa che il trattamento manipolativo osteopatico ha “bloccato” l';attivazione biologica (neurovegetativa e ormonale) di stress. Questa ricerca, dimostra come un trattamento osteopatico possa influire sulla produzione di cortisolo dell’organismo, e anche sulla nostra risposta allo stress. Diminuendo i livelli di cortisolo, si può riequilibrare la bilancia cortisolo-melatonina, diminuire l’attivazione del ortosimpatico ed abbassare la soglia di allerta nell’intero organismo, tutto questo porta di conseguenza anche un miglioramento del ritmo sonno- veglia del paziente. Circa 4 persone su 10 soffrono di disturbi del sonno come l'insonnia. Essa può durare qualche giorno, settimane o fino a diventare cronica e creare grossi disturbi anche a carattere psicofisico. L'osteopata può aiutarti per quanto riguarda l'insonnia dagli 0 ai 99 anni o più . I neonati hanno determinati fattori legati prevalentemente al travaglio e al parto, fase in cui nel neonato possono sorgere blocchi o alterazioni al cranio o deformazioni determinanti anche per la qualità del sonno. Nella persona adulta come te, il rimanere in uno stato di vigilanza è spesso causato dallo stress o dalla tua "mente che non riposa, stanca " che non viene modificata dal miglioramento della meccanica dei fluidi all'interno del cranio. Il trattamento per i disturbi del sonno negli adulti può trovare sollievo dall'osteopatia , ma è più spesso assistito dal trattamento di uno psicologo . Sicuramente, è sempre meglio parlarne con il proprio medico , ma tra i rimedi per ottenere ottimi risultati c'è anche l'osteopatia. La tua osteopata e personal trainer Prenota il tuo trattamento osteopatici negli studi di Lecco , Milano, prossimamente Carugo . www.osteopatamiriamsommese.com osteopatalecco osteopatamilano #lecco #milano #osteopatialecco #lecco #osteopatiacarugo #osteopatacarugo #rimedisonno

  • PORTAFOGLIO NELLA TASCA POSTERIORE?

    POTREBBE ESSERE UNA CAUSA DEL MAL DI SCHIENA Se sei abituato a tenere il borsellino nella tasca posteriore dei pantaloni, ahimè, non è una buona abitudine. No , non solo per via dei borseggiatori ma potrebbe influire sulla tua postura . Questa ''cattiva'' abitudine, molto comune soprattuto tra i ragazzi e gli uomini nasconde dei pericoli. Se sei abitudinario ad infilare il borsellino nella tasca posteriore , questa ''cattiva abitudine '' diventa ancora più pericolosa nel caso questo sia pieno ed appesantito; spesso carico di carte fedeltà, monetine e biglietti da visita.. Ma andiamo a vedere perché questa abitudine è cosi ''negativa''... Questo ''gesto'' cosi comune può danneggiarti diverse zone del tuo organismo, andando ad influire negativamente sul assetto del bacino, sulle curve fisiologiche della schiena ( lombare, dorsale , fino alla zona del collo) , compresi piedi e spalle. Ma questo perché avviene? La risposta è perché il nostro corpo camminando con questo ''peso'' va a creare un nuovo bilanciamento ''non naturale '' che ti porta ad assumere posizioni ''innaturali'' che possono andare a sfociarti con una sintomatologia dolorosa. Se ci sediamo su questo piccolo ''macigno '' porta la tua colonna ad assumere posizioni scorrette, comportando un suo inarcamento. Tutto questo, nel tempo può comportare a lungo termine dolori. Quindi, se in questo momento hai dolori e problemi alla schiena, e hai questa brutta abitudine.. cambia tasca . Contattami al 3313183933 per prenotare una visita osteopatica su Lecco, Milano o Brianza. La tua osteopata #osteopatalecco #osteopatialecco #osteopatamilano #osteopatasansiro #osteopatadesenzano #lecco #milano

  • RICETTA BARRETTE PROTEICHE

    Barretta Proteica al Cioccolato ingredienti 200 g Proteine in polvere 30 g Avena istantanea 40 g di Cioccolato fondente o fave di cioccolato Preparazione delle barrette proteiche In una ciotola metti le proteine e aggiungi l' avena, aggiungi un poco alla volta l’acqua fino ad avere un composto abbastanza morbido, e forma le barrette. In un pentolino, a bagno maria, fate sciogliere il cioccolato. Metti in frigo per almeno 12 ore. Barrette cocco 50 g cocco grattugiato 15 g olio 20 g cacao amaro 30 g cioccolata senza zucchero 40 ml acqua qb dolcificante Preparazione mescola il cocco con l'olio di cocco e il dolcificante, una pochina d'acqua cosi puoi formare le barrette .Metti in freezer. Ora passiamo alla copertura con oì la cioccolata, diluisci con un po 'd'acqua E ricoprire le barrette. Riporre in freezer per ancora un'ora (la cioccolata deve solidificarsi). Barrette wow 100 g di fiocchi di avena 50g di burro di arachidi home made o tipo prozia ( senza zucchero) 200 ml di albume 1 rosso uovo 100 g di mandorle tritate 50 g di proteine in polvere mescola tutto e metti in forno per 10 minuti taglia e via

  • DISTORSIONE DI CAVIGLIA : COSA FARE?

    La distorsione è uno dei più comuni infortuni muscolo-scheletrici durante l’attività sportiva. In seguito ad una distorsione di caviglia, l’articolazione tende a gonfiarsi è presente dolore alla palpazione e alterazione funzionale, inoltre è presente senso di instabilità, crepitii, debolezza e rigidità articolare, che porta ad una perdita di mobilità, con conseguente senso di instabilità dell’osso durante il cammino. Esistono condizioni fisiche che possono modificare o alterare la biomeccanica dell’arto inferiore, creando così un appoggio sbagliato del piede che può favorire il verificarsi del meccanismo distorsivo: i fattori di rischio che potrebbero predire la distorsione di caviglia includono varianti anatomiche, riduzione funzionale della forza isocinetica, flessibilità, alterato senso di posizione dell’articolazione, tempo di reazione del muscolo, stabilità muscolare, biomeccanica del passo, arto dominante, distorsioni di caviglia precedenti e indice di massa corporea sovrappeso Tono muscolare: si è osservato che il trofismo muscolare, in particolare del muscolo peroniero lungo, è fondamentale per la stabilità della caviglia soprattutto sul piano frontale, quando il carico è su una sola gamba e influenza la distribuzione di pressione a livello del piede. Questo dato però implica il fatto che un ipotono del muscolo può determinare un’alterazione sia pressoria che della distribuzione di forze a livello del piede, favorendo così la “perdita di equilibrio” della caviglia ; Il controllo posturale è formato da un insieme di elementi che vanno a creare le informazioni sensoriali, le reazioni posturali, l’attività muscolare e i movimenti articolatori; i sistemi vestibolare, oculomotore e somatosensoriale danno le informazioni necessarie per adattare il proprio corpo ad ogni situazione. Il piede può essere considerato come un elemento propriocettivo del sistema posturale poiché provvede a registrare le informazioni che riceve, adattando sé stesso e l’intero arto inferiore ad esse affinché tali informazioni vengano gestite nel modo corretto. Nel momento in cui questo meccanismo viene meno si crea la possibilità di subire una distorsione Strategie di controllo posturale neuromuscolare: durante alcuni movimenti atletici, quali ad esempio la preparazione di un salto in una gara competitiva, il tempo disponibile per prendere decisioni ed adattare di conseguenza il proprio corpo è molto limitato quindi le risposte di aggiustamento del sistema non dispongono di tempi sufficienti per effettuare le regolazioni posturali necessarie. Ne consegue un posizionamento delle gambe scorretto e carichi notevolmente maggiori sulle articolazioni: infatti il tempo in cui può avvenire il fenomeno distorsivo, non appena è stato toccato il suolo, è tra i 17 e 50 ms. Questa breve frazione di tempo non è sufficiente per utilizzare in modo adeguato meccanismi di feedback neuromuscolare riflesso, perciò il cervello, per una reazione tempestiva, si basa su un controllo avanzato di attivazione muscolare durante il quale si ha un reclutamento preventivo della muscolatura per facilitare l’assorbimento della forza e, in tal modo, ridurre la coppia di torsioni e il carico sui legamenti. Sequenze alterate di attivazione neuromuscolare durante le dinamiche di esecuzione di diversi gesti atletici possono aumentare il rischio di lesioni alla caviglia (Paul J. Read, 2016). L’intensità dell’allenamento e le abilità dell’atleta influiscono sulle probabilità di subire distorsioni di caviglia in modo differente: nel primo caso più un allenamento è intenso più facilmente sarà possibile andare incontro ad un infortunio sull’articolazione, con il 55-66% di probabilità in più durante la competizione rispetto ad un allenamento meno intenso; nel secondo caso gli atleti con un’abilità tecnica maggiore sono sette volte più a rischio di ricevere un trauma distorsivo rispetto ad un’atleta di basso livello (Brendan J McCriskin, 2015). TRATTAMENTO: Recenti studi dimostrano che ,oltre alla terapia classica ( protocollo RICE : riposo, immobilizzazione, compressione, ghiaccio) con una distorsione di caviglia fino al 3° grado, il trattamento osteopatico da come risultati nella maggioranza dei casi una riduzione del dolore e dell’edema subito. E nel tempo un migliora distribuzione del carico a livello del piede. L’obbiettivo del trattamento osteopatico sarà quello di individuare qual è la struttura che provoca il dolore e tramite manovre andare a ristabilire il corretto funzionamento di queste strutture e di andare a eliminare i compensi e gli adattamenti che si sono creati su tutto l’arto inferiore e sulle strutture vicine. Chiamami per informazioni: #latuaosteopata #milano #lecco #osteopatalecco #osteoapatamilano SEDI: osteopatia Milano zona gambarra osteopatia Lecco trattamenti osteopatici a domicilio in tutta la brianza personal fitness trainer Lecco Milano

  • SAPEVI CHE #LAPOSTURA E' INFLUENZATA DALLA #RESPIRAZIONE?

    Spesso in studio arrivano persone che mi dicono : '' ho dolore alla spalla è perché ho una spalla più alta dell'altra''. Purtroppo sono situazioni ancora molto comuni. La postura è il risultato di come abbiamo vissuto fino ad oggi che determina l'orientamento del nostro organismo nello spazio. Non dobbiamo vederla come perfetto allineamento di ogni articolazione ( spalle perfettamente allineate etc..) . Basta un solo un articolazione bloccata che porta ad un vizio postulare. Come fa la respirazione ad influenzare la postura? RESPIRAZIONE E TESTA : Il muscolo principale della respirazione è il diaframma, esso ha inserzioni sulla colonna, sulle coste . Quando usiamo una respirazione errata, se utilizziamo sopratutto il petto mandiamo ''in ferie'' il nostro diaframma, iniziando ad utilizzare principalmente il petto. Prova a fare un piccolo test : portiamo una mano sul petto e l'altra sull'addome ed effettua un grosso respiro quale parte si muove per prima? Se la tua risposta è che si muove di più la mano sul petto, vuole dire che respiri maggiormente con i muscoli accessori, a discapito del diaframma. Il diaframma è il principale muscolo respiratorio, la sua forma è cupoliforme . Origina dalle ultime coste (le riveste come se fosse un gran cupolone). Dal suo centro, all'altezza all''incirca dell'ultima vertebra toracica, partono dei pilastri che vanno ad inserirsi sulle vertebre lombari; creando un collegamento tra le ultime coste, il diaframma ( la respirazione ) e la bassa schiena. Sotto al nostro cupolone si trovano diversi organi tra cui lo stomaco e i polmoni. Il diaframma è innervato da un nervo il frenico,un nervo che origina dalle vertebre C3, C4,C5 cervicali. Ora vi starete chiedendo il perché di tutti questa anatomia e perché sia collegato con la postura. La risposta è che tutto è collegato!! quando una di queste zone, collegate con il diaframma hanno una problematica creano un vizio e blocco posturale creando per il tuo organismo uno spreco di energia. Il tuo corpo vive sempre con il principio del '' minor consumo energetico''. Se il diaframma si blocca, il tuo corpo assumerà una postura adeguata chiamata di ''adattamento'' , provocandoti dolore. Ma quali sintomi potresti avere correlati ad una errata respirazione ( respirazione accessoria ) : - dolore a livello della cerniera dorsolombare; - dolore intercostale; - dolore a livello della bassa schiena; - dolore al collo; - mal di testa; -stanchezza; -acidità di stomaco ; -malessere generale.. E TU CHE RESPIRAZIONE HAI? seguimi su fb per trovare consigli sugli esercizi per migliorare la tua respirazione e i tuoi dolori https://www.facebook.com/OsteopataMiriamSommese/ La tua osteopata Contattami per avere informazioni e per prenotare il tuo trattamento: 3313183933 Milano, Lecco #osteopatalecco #osteoapatamilano #lecco #milano #okmovement #kodolore #osteopatamiriamsommese

  • QUANDO L'ARIA CONDIZIONATA FA' DANNI..

    Dopo un lungo inverno composto da freddo, neve e dolori .. arriva il caldo africano, ci ritroviamo negli uffici o in coda nella nostra macchina con il sole cuocente che ci irradia . E quindi la risposta? accendiamo i condizionatori, bellissimi e tanto desiderati, ma che se non usati correttamente creano più danni che benefici. Normalmente la maggior parte delle persone utilizza l'aria a 16,17 gradi con un benessere immediato...ma con un malessere posticipato. Dopo qualche ora o il giorno dopo ci alziamo con un mal di testa costringente, con un dolore alla cervicale , con una sensazione di malessere generale. MA QUALI SONO GLI EFFETTI INDESIDERATI DA ARIA CONDIZIONATA? Quando la differenza tra temperatura esterna e interna è troppo ALTA l’aria condizionata può FAR DANI. Esporsi a questi getti d'aria può portare al classico raffreddore da sbalzo di temperatura ma non solo, a rischio ci sono anche le nostre ossa ed articolazioni. Malattie reumatiche e articolari causano forti dolori quando ci si sottopone a sbalzi di temperatura. Le vie respiratorie sono particolarmente a rischio, poiché le ciglia protettive delle mucose respiratorie a causa dello sbalzo di temperatura non funzionano come dovrebbero e perciò siamo più esposti a sviluppare tosse, problemi respiratori e bronchiti. E’ utile quindi proteggersi dall’aria condizionata se abbiamo determinati problemi di salute. I getti diretti di aria condizionata possono causare dolore al collo, difficoltà digestive e mal di testa. Quest’ultimo, detto “cefalea da freddo“è fortemente legato alla disidratazione, causa principale della maggior parte dei mal di testa estivi. Una bottiglietta d’acqua, non troppo fredda, farà al caso vostro e saprà proteggere anche le vie respiratorie mantenendo lemucose idratate e pronte a sopportare le temperature glaciali. Il pericolo più grande però è rappresentato dai filtri del nostro condizionatore/climatizzatore. Una buona manutenzione dell’apprarecchio è consigliata da tutti i produttori e rivenditori. All’interno dei filtri, infatti, si possono annidare allergeni e piccoli micro-organismi che a lungo andare possono dare problemi alla nostra salute. IL CONSIGLIO? utilizzare l'aria condizionata ma con moderazione, l'ideale sarebbe impostare 4-5 gradi inferiori alla temperatura esterna.

  • RICETTA BURRO DI MANDORLE

    Ecco qui, finalmente la ricetta del burro / crema di mandorle , ricordando che è pulita al 100%. -Cosa ci serve? Mandorle, un frullatore. Con tanta pazienza prendiamo delle mandorle e ci mettiamo a sbucciarle, in alternativa possiamo gia comprare quelle già sbucciate. Le mettiamo in un placca da forno a 180° per 8 minuti. Quindi, le inseriamo in un frullatore e con tanta pazienza frulliamo, all'inizio si formerà la farina, continuiamo e si formerà la crema di mandorle. Ricca di proteine è un alimento ( preparato cosi) molto pulito, ma anche ricco di diverse proprietà : - sono ricche di omega 3 ottimo per il sistema nervoso e per gli stadi infiammatori -donano sazietà e sono ''amiche'' dell'intestino -sono ricche di ferro -potenti sazianti -potenti antiossidanti Come al solito, si dice '' la dose fa il veleno'' è un ottimo alimento che si può utilizzare a colazione con le uova , sui wasa o negli spuntini, è un alimento molto calorico ma di calorie buone è ricco di grassi buoni!!!. La tua osteopata

  • SAI COS'E' IL DIAFRAMMA?

    Il diaframma muscolo quasi sconosciuto fino a qualche anno fa, ora lo troviamo alla ribalta. Muscolo molto importante collegato con la respirazione, con gli stati d'ansia, con la postura, con il collo .. La respirazione è un processo fisiologico attuato dal nostro organismo per permettere la sopravvivenza. Tramite questo processo il nostro corpo può procurarsi ossigeno ed eliminare andidridre carbonica compito svolto dai polmoni. Il sistema respiratorio negli esseri umani è formato dalle vie aeree composte da naso, faringe, laringe, trachea e bronchi e dai polmoni. Per assumere ossigeneo ed eliminare il l’andride carbonica sostanza di scarto il nostro organismo mette in atto due azioni: l’inspirazione e l’espirazione. Durante l’inspirazione la gabbia toracica si espande e durante l’espirazione la gabbia toracica riduce il proprio volume. Questo movimento di ‘’dilatazione’’ e ‘’riduzione’’ di volume della gabbia toracica avviene soprattuto grazie ad un muscolo molto importante, il quale prende il nome di : DIAFRAMMA. 3.CHE COS’E’ IL DIAFRAMMA? Il diaframma è un muscolo molto importante posto orizzontalmente e divide la cavità toracica e quella addominale. Il diaframma è un muscolo impari e cupoliforme la parte convessa è rivolta verso il torace e la parte concava è rivolta verso l’addome. E’ il muscolo respiratorio più importante. Quando avviene la sua contrazione. Durante la a contrazione del diaframma per far in modo che avvenga l’inspirazione avviene : -l’abbassamento della cupola diaframatica -contrazione dei muscoli inspiratori superiori -espanzione della cavità toracica e dei polmoni. I 4.IMPORTANZA DEL DIAFRAMMA: Grazie alle sue inserzioni svolge un ruolo molto importante sia per la postura sia per quanto rigurda la respirazione;ed è per questo motivo che sono strettamente correlate. Perquesto in caso di problematiche anche a livello muscolo-scheletrico la funzione respiratoria deve essere garantita. Il nostro corpo la garantisce la respirazione, necessaria per la sopravvivenza ‘’adattando’’ tramite compensi, riducendo quindi l’escursione e il movimento armonico del diaframma e della gabbia toracica prediligendo la funzionalità dei muscoli accessori. ECCO UN PO DI ESERCIZI CHE POSSONO TORNARTI UTILI: E RICORDA LA PAROLA D'ORDINE E' RILASSARSI !!

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